Sondaggio auto elettriche. Testimonianze raccolte da un lettore
Il nostro affezionato lettore sig. Franco Fellicò, esperto di informatica e possessore di un’auto elettrica, ci racconta come è andato il sondaggio sulle auto elettriche, fatto da un suo amico, anch’esso possessore di un veicolo elettrico. Buona lettura!
Schermi tattili grandi come tablet: semplificazione o complicazione?
Scrivo questo articolo perché il mio amico Claudio, proprietario come me di una BEV e anche lui conoscitore dei problemi che frenano la crescita delle vetture elettriche (ricariche pubbliche costose, abbonamenti, decine di APP da scaricare, sistemi diversi di pagamento, ecc. ecc.) ha pensato di verificare con un piccolo sondaggio se fossero solo questi i problemi di chi è restio ad acquistare una BEV (auto elettrica).
Ovviamente quello che sapevamo è stato confermato, ma è venuto alla luce anche un altro elemento che qualcuno ha esposto. Il piccolo sondaggio infatti ha fatto capire che ci sono molte persone, magari non dell’ultima generazione, che sono abbastanza preoccupati della complessità dei comandi disponibili su un’auto elettrica. C’è chi non si senta all’altezza di interagire con uno schermo molto simile a quello di un computer a mezzo del quale oggi si “colloquia” con la macchina.
Bisogna dire che questo problema è attuale e non è solo delle BEV ma della maggior parte delle auto moderne. Infatti, tutte ormai hanno uno schermo più o meno grande che raccoglie in se tutti o quasi tutti i comandi che nel passato erano costituiti da semplici pulsanti o levette da muovere fisicamente. Chi è possessore di un’auto SENZA SCHERMO, cosa che è di tutte le auto di alcuni anni fa, specie se non è un giovanotto o una ragazzina, molto probabilmente quando si trova davanti ad uno schermo “touch screen” popolato da un gran numero di icone da selezionare, prova lo stesso “sconforto” che lo assale quando è davanti allo schermo di un computer desktop.
E la cosa è per loro ancora più avvilente visto che spesso occorre interagire con quello schermo anche mentre si è in movimento e si è impegnati nella guida. Pericoloso!
Per molti l’auto è solo un mezzo di trasporto che non è necessario conoscere
Bisogna riconoscere che ci sono molte più persone di quanto si possa immaginare che usano un’auto da molti anni ma la considerano però una specie di poltrona che cammina. Quelle persone a stento sanno che le loro auto per muoversi hanno, in genere nel cofano anteriore, un motore di cui conoscono solo il rumore. Sanno poi che per accendere le luci c’è un apposito tasto e per muovere il tergicristallo c’è una levetta. Hanno imparato come si usa la frizione, il cambio, il freno e l’acceleratore e qualunque cosa dovesse cambiare provoca in loro un netto rifiuto.
La forza dell’abitudine è un grande limite allo sviluppo
Quelle persone quando cambiano auto vorrebbero trovarne una identica, anche se nuova, e già, se i pulsanti e le levette si trovano in un posto diverso, se non sono prese dalla disperazione, quanto meno, specie nei primi tempi, si sentono molto a disagio. Dopo tanti anni di uso di un’auto di quel tipo è naturale che siano spaventati nel dover passare ad un’auto moderna e non importa se termica, ibrida o elettrica perché tutte sono ormai molto diverse (almeno ai loro occhi) rispetto a quelle vecchie.
Ma cosa si può fare per convincere che ormai il DISPLAY non è più un optional, ma un modo più efficiente, e anche più economico per i produttori, di consentire all’utente di interagire con la vettura?
Rendere semplice ed adatta a tutti l’interazione uomo/macchina
Già molto tempo fa io ho cercato di far capire ai tecnici informatici che il software, che è oggi il vero protagonista del rapporto con l’auto, dovrebbe essere utilizzato non solo per ridurre i costi delle vetture, ma anche per rendere PIU’ SEMPLICE l’interazione uomo macchina.
Ho sempre insistito affinché si progettassero software che consentissero agli utenti di ridurre al minimo i comandi da inviare all’auto e ho più volte considerato necessario che le impostazioni una volta fatte andrebbero memorizzate e ripristinate alla nuova accensione. Non mi hanno mai ascoltato, ma ora aggiungo che non solo questo andrebbe fatto, ma che occorrerebbe anche memorizzare non una unica serie di comandi, ma più di una.
Tutte le auto dovrebbero avere SET richiamabili con un semplice tasto
Per chiarire meglio il concetto ricordo che esistono da tempo auto che consentono di far muovere elettricamente le varie parti del sedile del guidatore e talvolta anche del passeggero anteriore. È possibile inclinare lo schienale a piacere, spostare avanti o indietro l’intero sedile, modificare l’altezza della poltrona e la forma della fascia lombare. È possibile anche, visto che una stessa auto potrebbe essere usata da più persone (un padre, una madre, un figlio) memorizzare più situazione in maniera che a seconda di chi usa l’auto basta scegliere una delle impostazioni (in genere 3), per ritrovare la seduta gradita a ciascun utente.
Così come avviene da tempo per i sedili è logico che sarebbe utile che il software consentisse di impostare tutte le variabili che oggi sono modificabili in vari SET e ciascun set potrebbe essere quello desiderato da chi usa l’auto in quel momento (possibilità oggi presente solo su alcune auto sportive blasonate).
Se tutte le auto avessero un software del genere, quei signori “all’antica” che non hanno dimestichezza con un computer, potrebbero farsi preparare da un tecnico di officina una o più impostazioni da lui gradite che potrebbero essere richiamate in maniera semplice anche ad esempio con tre pulsanti fisici della vettura. In questa maniera molte delle impostazioni sarebbero impostate di colpo e senza problemi. L’utente si troverebbe di volta in volta un’auto che funziona alla vecchia maniera, ma dove il modo di funzionare è stato concordato e impostato da un tecnico in una apposita seduta di una mezz’oretta.
Il software non solo per ridurre i costi di produzione
Ovviamente la possibilità di cui sopra, sarebbe utile non solo a chi con i computer non ci va a braccetto, ma anche a chi è più esperto, infatti questi ultimi potrebbero usare la nuova comoda funzione, preparandosi autonomamente le diverse impostazioni preferite.
Non mi stancherò mai di ricordare ai tecnici informatici dei vari produttori di auto di non dimenticare mai che IL SOFTWARE, così come in tutti i computer, anche nelle auto dovrebbe essere progettato sempre non SOLO PER RIDURRE I COSTI DI PRODUZIONE ma anche per:
- offrire agli utenti FLESSIBILITA’ nel passato impensabili e star loro accanto anche a vettura venduta migliorando a costo quasi zero le funzionalità dell’auto
- non snobbare i suggerimenti degli utenti perché molti di essi hanno sicuramente più importanza delle scelte aziendali, visto che provengono da chi l’auto la usa ogni giorno
Franco Fellicò