Molte volte, soprattutto negli ultimi anni, ci siamo chiesti: l’auto elettrica quando conviene? La risposta a questa domanda ce la fornisce l’RSE (Ricerca sul Sistema Energetico), attraverso un dossier molto approfondito.
Si è fatta un’analisi completa e puntuale, considerando tanti parametri, che portano ad ottenere il TCO (Total Cost of Ownership), ovvero quello che si definisce il costo totale di possesso o d’uso di un bene. Nella fattispecie viene confrontato il TCO tra le auto con motore endotermico e quelle elettriche.
Valutazione del TCO
- acquisto del veicolo;
- imposta provinciale di trascrizione (IPT);
- imposta di bollo;
- revisione;
- assicurazione;
- costi del carburante o dell’energia;
- manutenzione (tagliandi, freni…);
- eventuale vendita del veicolo usato
I dati utilizzati nell’analisi, sono stati principalmente forniti da Quattroruote professional, in virtù di una collaborazione con RSE. Le auto scelte per l’analisi, sono due modelli rappresentativi del segmento A/B, una con tecnologia mild/hybrid benzina e una elettrica.
Per il segmento C, sei modelli rappresentativi a benzina, diesel, mild hybrid benzina e due allestimenti elettrici.
Le valutazioni fatte considerano due orizzonti temporali, ovvero possesso di breve-medio periodo, 5 anni e lungo periodo, 10 anni. I costi sostenuti negli anni sono stati attualizzati con un tasso di sconto dell’1,8%, calcolato a partire dal tasso reale di rendimento medio dei buoni del tesoro pluriennali a 10 anni, depurato del valore medio dell’inflazione, nel decennio 2011-2021.
Per la percorrenza annua, si è tenuto conto per il segmento A/B di 12.000 km nel caso di primo o unico proprietario e di 8.000 km nel caso di secondo proprietario.
Per il segmento C, la percorrenza annua considerata è di 15.000 km nel caso di primo o unico proprietario e di 10.000 km nel caso di secondo proprietario.
Non mancano le valutazioni sulla modalità di ricarica delle auto elettriche, che può essere domestica con costi più bassi e presso colonnine pubbliche con prezzi molto più alti. La valutazione è su due scenari, il primo prevede l’80% della ricarica domestica ed il 20% della ricarica presso colonnine pubbliche a pagamento. Il secondo prevede che l’utente non abbia la possibilità di effettuare la ricarica domestica e che ricarichi sempre presso colonnine pubbliche.
Considerazioni
Dal confronto tra le auto tradizionali ed elettriche dei segmenti presi in considerazione, il primo dato ad emergere è il più ovvio, ovvero che le auto elettriche scontano il maggior prezzo d’acquisto rispetto alle endotermiche, a fronte però di costi di gestione minori. Uno sconto sull’acquisto di 5.000 euro grazie ad incentivi statali è dirimente per permettere un sostanziale pareggio di TCO tra l’elettrico ed il fossile, per il primo o unico proprietario.
Come è vero che chi acquista un veicolo elettrico usato, di 5 anni di età e lo tiene per altrettanti 5 anni, raggiunge facilmente il pareggio con un veicolo endotermico, grazie alla riduzione del delta sul costo d’acquisto e ai benefici effetti degli inferiori costi d’esercizio.
Quindi, l’auto elettrica quando conviene?
- Acquistare un veicolo elettrico nuovo e tenerlo 5 anni per 60.000 km è svantaggioso. Con un incentivo di almeno 5.000 euro invece è sostenibile.
- Acquistare un veicolo elettrico nuovo e tenerlo 10 anni, assottiglia lo svantaggio del TCO rispetto all’acquisto di un veicolo con motore termico, grazie ai minori costi d’esercizio nel lungo termine, ma il veicolo elettrico dopo 10 anni va incontro ad una svalutazione sul mercato dell’usato superiore a quella che avrebbe un veicolo tradizionale.
- Il costo della ricarica ha un effetto notevole sul TCO, tant’è che ricorrere maggiormente alla ricarica pubblica, aumenta di oltre il 60% i costi operativi.
Incentivi statali e ricorso per l’80% alla ricarica domestica, sono fondamentali per lo sviluppo della mobilità elettrica. L’auspicio è che le nuove tecnologie, consentano presto di avere batterie sempre più performanti e capaci e che questo alla lunga produca una riduzione dei costi degli accumulatori, con conseguente riduzione dei costi d’acquisto dei veicoli elettrici.