Le videocamere in un’automobile
Continuiamo la carrellata dei sensori ADAS, che ormai fanno parte dell’equipaggiamento di tutte le vetture moderne. Stavolta l’argomento è: videocamere automobile! Scopriamo insieme quanti tipi ce ne sono e come permettono di aumentare la sicurezza di marcia. Le videocamere per automobili, aiutano il conducente a vedere ciò che accade intorno al veicolo e non solo, come vedremo, a differenza dei sensori RADAR e LIDAR, di cui abbiamo parlato nei precedenti articoli. Fonte: libro “I sistemi di sicurezza attiva e di assistenza alla guida” Scanferla, Sartori.
Videocamere automobile: strumenti utili per individuare tutto
Sono strumenti utili per individuare pedoni, ciclisti e segnali stradali, ma non solo. Sono anche in grado di controllare lo stato psico-fisico del guidatore, attraverso il rilevatore di stanchezza conducente.
Infatti le videocamere per automobili, sono di due tipi: interne oppure esterne. Come per i RADAR e i LIDAR, le videocamere sono disposte nella parte anteriore del veicolo. Precisamente nella parte alta del parabrezza, dietro lo specchio retrovisore centrale. Oppure per avere una visione completa a 360°, vengono installate sul tetto del veicolo. Quest’ultima soluzione ha costi nettamente superiori rispetto alle videocamere frontali.
Videocamere interne
Le videocamere interne, hanno la funzione di monitorare lo stato del conducente, osservandone lo sguardo e le espressioni facciali, per individuare malori o colpi di sonno.
Le videocamere per automobili più evolute, addirittura integrano un’altra funzione. Riescono a visualizzare i movimenti di braccia e mani e come il conducente interagisce con il display touch sul cruscotto. Straordinario direi! Dei sensori ad infrarossi permettono la visione notturna o in scarse condizioni di luminosità.
Videocamere esterne
Le videocamere esterne, coadiuvano gli altri sensori ADAS (RADAR, LIDAR, ultrasuoni per l’assistenza al parcheggio…), contribuendo al rilevamento di tutto quello che sta intorno al veicolo. Come detto prima sono ubicate sulla parte superiore del parabrezza, dietro lo specchio retrovisore centrale. Quindi al riparo dallo sporco ed in grado di avere un’ampia visuale di ciò che sta di fronte alla vettura.
Sono di due tipi:
- Videocamere nello spettro delle luce visibile
- Videocamere nello spettro di luce infrarossa
Nel primo caso, l’utilizzo è esteso a quasi tutti i veicoli e permettono di individuare pedoni, ciclisti e segnaletica verticale, che viene riportata sul cruscotto.
Nel secondo caso, le videocamere riescono a vedere di notte e con luce scarsa. Utilizzano filtri speciali che identificano la radiazione di calore emessa da pedoni, ciclisti e animali.
Principio di funzionamento
Il funzionamento tipico di un sistema di videocamere per automobili, prevede diverse fasi di elaborazione dei dati, che di seguito andremo a conoscere:
- Acquisizione delle immagini grazie ad una mono-camera o stereo-camera
- Controllo delle immagini acquisite, ovvero controllo dell’esposizione, per permettere l’intercettazione di ostacoli fissi anche in zone buie; bilanciamento, ovvero l’esaminazione e la modifica dei colori presenti nell’immagine registrata, rendendoli il più vicino possibile ai colori reali
- Elaborazione delle immagini. Le immagini vengono elaborate per poter essere rappresentate in uno schermo
- Comunicazione. Una volta che l’immagine è stata elaborata e corretta, viene trasmessa agli altri sistemi di controllo del veicolo, come il sistema della frenata d’emergenza AEB.
Capirete la difficoltà di riparare una vettura dotata di ADAS… Gli ADAS vanno ricalibrati, da persone qualificate che lavorano in carrozzerie dotate degli strumenti necessari alla ricalibrazione degli ADAS.